L'Anziano nella Società di Oggi
L’Italia è la nazione con più anziani dopo il Giappone; si vive bene in Italia dunque, sembra proprio di sì. Eppure qualche campanello d’allarme c’è nel senso che spesso l’anziano viene considerato inadeguato, arretrato, incapace di correre insieme alla società che cambia a gran velocità. A ben guardare le odierne generazioni temono la vecchiaia , la malattia, l’aspetto che si trasforma.
Secondo un sondaggio di “Repubblica” l’anzianità di una persona inizierebbe a settant’anni, a fini burocratici è fissata a 65, mentre la vecchiaia a 79 “ a ridosso del limite tracciato della speranza di vita”. Per esorcizzare la vecchiaia si ricorre alla chirurgia plastica, che dà volti da adolescenti a chi lo desidera, ad infinite ore di palestra per non far decadere il corpo e rimanere, invece, in uno stato di eterna giovinezza . Ma non sarebbe meglio accettare con serenità il tempo che passa? Per qualcuno è inaccettabile, a ben vedere.
Il 56% teme la mancanza di autosufficienza, il 42% la malattia, il 51% si angoscia per la solitudine.
Cosa appare positivo nella vecchiaia? Per il 42% il rendersi utili in famiglia: fare il nonno /a. Sono fortunati quei bambini che possono usufruire della compagnia dei nonni, diventano compagni di giochi insostituibili, consolatori e rifugio, ma anche bagaglio di conoscenze, la migliore enciclopedia che si possa trovare sulla terra. Anche in questo ambito, la posizione dell’anziano, però, è cambiata rispetto alla famiglia patriarcale dove il pater familias non era mai contestato e guidava la famiglia coi suoi consigli. Ora, forse, quei consigli non servono più come una volta, in una società in continua evoluzione a cosa può servire quel continuo ripetere “ ai miei tempi…”, eppure proprio in questa società dalle tante contraddizioni , sono proprio i nonni da fare da co-genitori quando questi sono lontani o occupati per molte ore al giorno (cosa questa non rara) e sovrintendere, dunque, anche allo sviluppo armonico della personalità, alla trasmissione dei valori, alla formazione più completa.
Ciascun lavoratore si rende conto che il tempo non basta più per sbrigare le tante incombenze della giornata, è come se le cose da fare fossero talmente tante che una persona non ce la fa a vivere la propria vita, ha bisogna di qualcuno che la integri e questi sono i nonni.
“A differenza delle generazioni che ci hanno precedute, oggi gli uomini non muoiono più sazi della loro vita ma semplicemente stanchi“ (Umberto Galimberti )
Desiree Giordano V A Tecnico moda