A Scuola si Costruisce il Domani


Il Progetto “Millennial Lab 2030 : l’Atlante del Divario Generazionale”, Fondazione Bruno Visentini,  si è realizzato nell’anno scolastico 2017/ 2018, ha affrontato lo studio del “divario generazionale” che separa le nuove generazioni, i Millennials,  appunto, senza lavoro e sottoccupate, dai baby boomers, nati tra il 1946 e il 1960, che hanno beneficiato di sicurezza sociale, pensionistica e previdenziale. Cofinanziato dal programma europeo Erasmus+/Jean Monnet, è stata un’iniziativa di eccellenza nel settore degli studi europei con lo scopo di promuovere l’incontro e il dialogo tra la generazione dei Millennials e gli attori istituzionali ed economici del nostro territorio, per dare impulso all’occupazione e favorire la coesione sociale e territoriale.

Ilprof. Luciano Monti parla di “ladri di futuro” cioè di coloro che non vogliono vedere il problema nella sua gravità, di coloro che godono di alcuni privilegi che escludono gli altri, di coloro che aiutano solo figli e nipoti, che vivono il presente ignorando il futuro delle nuove generazioni. La soluzione è favorire l’innovazione nell’insegnamento e nella ricerca, attraverso la realizzazione di laboratori di co-working che coinvolgano i giovani del nostro Paese e li supportino nell’acquisizione di competenze tecniche trasversali spendibili in un mondo che cambia molto velocemente e che richiede la capacità di adattarsi, di sapere e saper fare in ambiti nuovi. Non basta, bisogna aumentare l’interesse della generazione Millennials verso il futuro dell’Unione Europea perché solo in quest’ottica si può prevedere una soluzione. 

ll presupposto del progetto “Millennials Lab 2030” è che ogni giovane studente deve essere considerato attore,  attore individuale, carico di sogni e determinato a volerli realizzare, ma anche soggetto collettivo, troppo spesso, però, mantenuto ai margini della vita democratica, del mondo del lavoro e delle Istituzioni.

Deve maturare la consapevolezza delle principali sfide che attendono le nuove generazioni a livello europeo (Europa 2020) e internazionale (Agenda 2030) . 

Il progetto ha visto coinvolti 13 Istituti scolastici secondari di II grado  6 regioni (Lombardia, Lazio, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia)  200 studenti a livello nazionale e 13 docenti

Il nostro Istituto ha partecipato con dieci allieve, (Cillo Noemi, Persano Elena, Sisinni Clarissa, Bourahla Chanez, Cotic Denise, Ingrosso Lorena, Colelli Francesca, De Santis Miriam, Poti’ Elisa), e tre docenti (proff. Marcello Pedone, Maria Negro, Enrico Mizzi).

Partecipare è stato fondamentale perché ci ha dato la possibilità di riflettere sulla necessità di porsi come protagonisti attivi e responsabili del nostro futuro, capire che è necessario saper fare ma soprattutto saper essere.

 La cultura è imprescindibile perchè conoscere permette di essere pronti a riconvertirsi, a individuare i segnali di qualcosa che sta prendendo una certa strada, fiutare il futuro, e solo a scuola, in una scuola qualificata e all’altezza del ruolo, si può imparare e si cresce in conoscenza e abilità . Il segreto del successo è, infatti, pensare ed esercitare la propria creatività per proporre e realizzare idee nuove ed in questo l’uso delle nuove tecnologie possono fare la differenza.

Le allieve del Progetto